Immagina di guardare il tuo acquario marino e vedere non solo pesci, ma una vera e propria scultura vivente che cresce e cambia ogni giorno. Questo è ciò che promette un’acropora, il genere di coralli che per molti rappresenta il culmine della passione per l’acquariofilia di barriera. Spesso vista con un misto di desiderio e timore, è considerata una sorta di auto sportiva di lusso: richiede precisione, dedizione e una profonda comprensione della sua “meccanica”, ma la soddisfazione di vederla prosperare è semplicemente ineguagliabile.
Non è una sfida per tutti, è vero. Ma non è nemmeno una missione impossibile. Questa non sarà una guida arida piena di numeri, ma una conversazione tra appassionati. Ti prenderò per mano e ti guiderò attraverso ogni aspetto della cura dell’acropora, svelandoti non solo cosa fare, ma perché lo stai facendo. Insieme, trasformeremo la paura in competenza e il tuo acquario in un capolavoro.
Indice
- Cos’è Esattamente un’Acropora? La Maratoneta della Barriera
- Le Fondamenta del Successo: Il Trio d’Oro
- Alimentazione: Il Dibattito Eterno
- Risoluzione dei Problemi: La Guida del Detective
- Quali Sono le Acropora più Facili per Iniziare?
- L’Arte del Posizionamento e della Taleazione (“Fragging”)
- Conclusione: La Pazienza è la Virtù del Reefer
- Domande Frequenti (FAQ) su Acropora

Cos’è Esattamente un’Acropora? La Maratoneta della Barriera
Prima di tuffarci nei dettagli tecnici, capiamo chi abbiamo di fronte. L’acropora appartiene alla famiglia dei coralli duri a polipo piccolo (SPS, Small Polyp Stony). Questo significa che costruisce uno scheletro rigido di carbonato di calcio e presenta polipi molto piccoli. Puoi approfondire gli altri coralli sps in questo articolo: Coralli SPS consigli per acquisti e cure
Ecco la prima analogia fondamentale: se i coralli molli sono come dei tranquilli escursionisti della domenica, un’acropora è una maratoneta olimpica. Non le interessa lo sprint, ma la costanza. Non tollera cambiamenti improvvisi e richiede un ambiente stabile e ottimizzato per dare il meglio di sé. Ogni parametro che andremo ad analizzare è parte del suo “programma di allenamento” quotidiano. Saltare un allenamento o cambiare dieta all’improvviso può compromettere la sua performance, ovvero la sua salute e crescita.
Le Fondamenta del Successo: Il Trio d’Oro
Per far prosperare un’acropora, devi padroneggiare tre elementi interconnessi: Chimica dell’acqua, Illuminazione e Movimento. Ignorane uno e l’intero sistema vacillerà.
La Chimica dell’Acqua: Il Cantiere Edile del Corallo
Questa è la parte più critica. Qui non si scherza. Per capire l’importanza dei parametri, useremo la nostra seconda analogia: pensa al tuo acquario come a un cantiere edile perenne.
- Il Calcio (Ca) e l’Alcalinità (KH) sono i mattoni e il cemento. Il corallo li consuma costantemente per costruire il suo scheletro. Se uno dei due manca, la costruzione si ferma.
- Il Magnesio (Mg) è il capocantiere. Non fa parte della struttura finale (viene consumato molto meno), ma si assicura che mattoni e cemento si leghino nel modo giusto. Senza un capocantiere efficiente, il Calcio e i carbonati non riescono a legarsi correttamente e precipitano, rendendo vani i tuoi sforzi di integrazione.
Ecco i valori da mantenere con precisione quasi maniacale:
Parametro | Valore Ideale | Note |
Temperatura | 24-26 °C | La stabilità è più importante del valore esatto. |
Salinità | 1.025-1.026 (35 ppt) | Usa un rifrattometro calibrato. |
pH | 8.1-8.3 | Fortemente legato al KH, non inseguirlo direttamente. |
Alcalinità (KH) | 8-10 dKH | IL VALORE PIÙ IMPORTANTE. Oscilla al massimo di 0.5 dKH al giorno. |
Calcio (Ca) | 420-450 ppm | Deve essere bilanciato con KH e Mg. |
Magnesio (Mg) | 1300-1400 ppm | Il garante della stabilità chimica. |
Nitrati (NO3) | 1-5 ppm | A zero possono stressare il corallo. |
Fosfati (PO4) | 0.02-0.05 ppm | Troppi inibiscono la calcificazione e scuriscono i colori. |
Perché l’Alcalinità è così cruciale?
Un KH stabile è la linfa vitale della tua acropora. Sbalzi di KH, anche se brevi, sono la causa principale di necrosi dei tessuti (RTN/STN). Per questo è fondamentale dosare gli integratori (balling, reattore di calcio) in modo costante, preferibilmente con pompe dosometriche.
Illuminazione: Non Solo Luce, ma la Giusta Energia
L’acropora vive in simbiosi con delle alghe microscopiche chiamate zooxantelle, che le forniscono energia tramite la fotosintesi. La luce è il carburante di questo processo.
- Intensità (PAR): Le acropore sono esigenti. Generalmente richiedono un PAR (Radiazione Fotosinteticamente Attiva) tra i 250 e i 450 µmol/m²/s. Le specie più colorate e difficili possono richiedere anche di più.
- Spettro: Uno spettro completo con picchi nel blu e nel viola è essenziale per stimolare la produzione di pigmenti protettivi, che sono ciò che noi vediamo come colori.
ATTENZIONE: L’Acclimatazione è Obbligatoria!
Un errore fatale è posizionare un nuovo corallo direttamente sotto la massima potenza luminosa. È come passare da una stanza buia al sole del deserto in un secondo. Acclimata sempre la nuova acropora:
- Posizionala in una zona più bassa e ombreggiata della rocciata.
- In alternativa, riduci l’intensità della tua plafoniera al 30-40%.
- Aumenta gradualmente l’intensità del 5-10% ogni settimana, osservando la reazione del corallo. Se i polipi restano chiusi o il tessuto impallidisce, rallenta.
Movimento dell’Acqua: Il Servizio di Consegna e Pulizia
Un flusso d’acqua forte e turbolento è vitale per due motivi:
- Porta i “nutrienti” (gli elementi che dosi) a contatto con i polipi del corallo.
- Rimuove i “rifiuti” metabolici e impedisce ai sedimenti di depositarsi sul tessuto, soffocandolo.
L’ideale è un flusso caotico e non diretto. Usa più pompe di movimento che creano correnti variabili e alternate, evitando un getto costante che potrebbe danneggiare il tessuto in un punto specifico.

Alimentazione: Il Dibattito Eterno
Un’acropora ottiene circa l’85-90% del suo fabbisogno energetico dalla luce, ma il restante 10-15% proviene dalla cattura di cibo disciolto nell’acqua.
- Alimentazione Indiretta: Mantenere un livello minimo di Nitrati e Fosfati è già una forma di alimentazione. Inoltre, la presenza di batterioplankton e fitoplancton in un sistema maturo fornisce nutrimento.
- Alimentazione Diretta: Dosare amminoacidi specifici per coralli una o due volte a settimana, specialmente di notte quando i polipi sono più estesi, può migliorare visibilmente la salute e la colorazione. Non esagerare: l’inquinamento è sempre dietro l’angolo.
Risoluzione dei Problemi: La Guida del Detective
Prima o poi, qualcosa andrà storto. Riconoscere i segnali è fondamentale.
- Perdita di Colore (Scurimento):
- Cause: Eccesso di nutrienti (NO3/PO4 alti), luce insufficiente.
- Soluzione: Rivedi l’alimentazione, migliora la schiumazione, usa resine e controlla i valori PAR.
- Sbiancamento (Perdita di tessuto o colore molto chiaro):
- Cause: Luce eccessiva o sbalzi di temperatura/alcalinità.
- Soluzione: Riduci l’intensità luminosa, verifica la stabilità dei parametri.
- Necrosi Rapida del Tessuto (RTN): Il tessuto si stacca dallo scheletro in poche ore.
- Cause: Sbalzo chimico improvviso (spesso KH), infezione batterica.
- Soluzione: È un’emergenza. Frammenta le parti sane immediatamente e fai un grande cambio d’acqua.
- Parassiti:
- Red Bugs: Piccoli crostacei rossi visibili sui rami.
- AEFW (Acropora-Eating Flatworms): Platelminti che mangiano il tessuto, lasciando morsi a forma di cicatrice circolare.
- Soluzione per entrambi: Ispeziona ogni nuovo corallo. Esegui trattamenti di “dip” con prodotti specifici prima di inserire qualsiasi nuovo esemplare.

Quali Sono le Acropora più Facili per Iniziare?
Non tutte le acropore sono uguali. Se vuoi cimentarti con questo genere, parti da specie più robuste. Questo aumenta le tue possibilità di successo e ti permette di fare esperienza. Ecco la tua lista della spesa per una acropora facile:
- Acropora yongei (Green Bali Slimer): Un classico. Crescita veloce, colore verde intenso e una notevole tolleranza. È il corallo che ti fa capire se il tuo sistema è pronto.
- Acropora nobilis: Struttura ramificata classica e buona resistenza. Perdona piccole imperfezioni nella gestione più di altre specie. Puoi approfondire questa bellissima acropora in questa guida: Acropora nobilis: La Guida Completa per Allevare la Regina dei Coralli SPS
- Acropora millepora: Disponibile in molte colorazioni, ha polipi lunghi e pelosi che la rendono affascinante. È un buon indicatore della salute della vasca.
Se cerchi un’alternativa per fare pratica, considera la Stylophora pistillata. Tecnicamente non è un’acropora, ma ha esigenze molto simili pur essendo significativamente più coriacea.

L’Arte del Posizionamento e della Taleazione (“Fragging”)
- Posizionamento: Le acropore amano la luce e la corrente. Posizionale nella parte medio-alta della rocciata, assicurandoti che non siano in ombra e che ricevano un flusso d’acqua vigoroso ma non diretto. Lascia spazio tra una colonia e l’altra: crescono!
- Taleazione: Quando la tua colonia cresce, puoi creare delle talee (frammenti). Usa una pinza datta allo scopo pulita per un taglio netto, incolla la talea su una basetta con colla cianoacrilica in gel e posizionala in una zona a basso flusso per qualche giorno finché non si è fissata bene.
Conclusione: La Pazienza è la Virtù del Reefer
La cura dell’acropora è una maratona, non uno sprint. Il segreto non sta in prodotti miracolosi, ma in tre pilastri: stabilità, osservazione e pazienza. Impara a leggere i segnali del tuo corallo, sii metodico nel mantenere i parametri e non avere fretta. Ogni nuova ramificazione, ogni colore che si intensifica, sarà la ricompensa per la tua dedizione.
Spero che questa guida ti abbia dato la fiducia necessaria per coltivare questi incredibili animali. Ora tocca a te!
Se questa guida ti è stata utile, metti un like e condividila con altri appassionati! Il confronto è la risorsa più preziosa per ogni acquariofilo.
Domande Frequenti (FAQ) su Acropora
La causa più comune è un’illuminazione troppo bassa o un eccesso di nutrienti (Nitrati/Fosfati). Questo provoca un aumento delle zooxantelle (le alghe simbionti), che scuriscono il tessuto. Controlla i valori e il PAR.
Dipende dalla specie e dalle condizioni. Una Acropora yongei in un sistema ottimale può crescere di diversi centimetri al mese. Altre, come le “deep water”, sono molto più lente.
Al contrario, è più comune che si estendano di notte per catturare plancton. Se i polipi sono ben estesi durante il giorno, è un ottimo segno di salute e benessere del corallo.
Assolutamente no. Gli oli e i batteri sulla nostra pelle possono danneggiare il delicato tessuto del corallo. Maneggiala sempre dalla base rocciosa o usa guanti puliti.
La differenza principale sta nella dimensione dei polipi e nelle esigenze. Gli SPS (Small Polyp Stony) come l’acropora hanno polipi piccoli e richiedono luce e flusso intensi e stabilità chimica assoluta. Gli LPS (Large Polyp Stony) hanno polipi grandi e carnosi e sono generalmente più tolleranti a condizioni meno perfette. Consulta questa guida per maggiori ragguagli su questi coralli: Coralli LPS: La Guida Definitiva per un Acquario Spettacolare.
Sono piccoli crostacei parassiti che si nutrono del muco dell’acropora, stressandola. Appaiono come minuscoli puntini rossi/arancioni sui rami. Si eliminano con trattamenti specifici.
Non necessariamente. Per acquari con poche acropore, il metodo Balling (dosaggio manuale o con pompe dosometriche di soluzioni di KH, Ca e Mg) è un’alternativa eccellente e più controllabile. Il reattore diventa conveniente per sistemi molto grandi e densamente popolati.
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