Se sei entrato nel mondo dell’acquariofilia, è quasi certo che il tuo primo incontro sia stato con un Guppy. Questi piccoli pesci sono la porta d’ingresso per tantissimi appassionati, e a ragione. Ma etichettarli come semplici “pesci per principianti” sarebbe un errore colossale. Un Guppy in salute è una piccola meraviglia di biologia e colore, un instancabile esploratore del suo piccolo mondo.
In questa guida, andremo oltre le solite nozioni di base. Non ti darò solo una lista di regole, ma ti spiegherò il perché dietro ogni consiglio.

Indice
- L’Identikit del Guppy: Molto più di un Pesciolino Colorato
- Un Arcobaleno in Acquario: Le Varietà di Guppy più Affascinanti
- Allestire l’Acquario Ideale: La Casa Base per i Tuoi Guppy
- Alimentazione: La Dieta Corretta per una Salute di Ferro
- La Riproduzione: Gestire i “Popcorn” dell’Acquario
- Le Malattie più Comuni: L’Importanza della Quarantena
- Convivenza: Chi può Vivere con i Guppy?
- Le 5 Domande più Frequenti sui Guppy
L’Identikit del Guppy: Molto più di un Pesciolino Colorato
Il suo nome scientifico è Poecilia reticulata, e la sua storia è affascinante. Originario del Sud America e di alcune isole dei Caraibi, deve il suo nome comune a Robert John Lechmere Guppy, che lo scoprì a Trinidad nel 1866. Da allora, la selezione operata dagli allevatori ha creato un’incredibile varietà di forme e colori.
La distinzione più evidente è tra maschi e femmine:
- I maschi: Più piccoli (circa 3-4 cm), snelli e con pinne caudali e dorsali incredibilmente sviluppate e colorate. Sono loro a esibirsi in continue danze per corteggiare le femmine.
- Le femmine: Più grandi e robuste (fino a 6 cm), con un corpo più arrotondato e colori molto più sobri. La loro funzione è una e cruciale: portare avanti la specie, e lo fanno con un’efficienza sbalorditiva.

Un Arcobaleno in Acquario: Le Varietà di Guppy più Affascinanti
Il vero cuore del fascino dei Guppy risiede nella loro sbalorditiva diversità. Grazie a decenni di paziente e meticolosa selezione da parte degli allevatori, oggi possiamo ammirare un’incredibile gamma di forme e colori, con combinazioni quasi infinite.
Per orientarsi in questo universo di opzioni, le varietà vengono classificate principalmente in base a due caratteristiche chiave: la forma della pinna caudale (coda) e i pattern di colore (livrea).
Principali Forme della Coda

La coda è il biglietto da visita di un Guppy di selezione. Ecco le forme più iconiche e ricercate:
- Coda a Delta: Ampia e maestosa, con una forma perfettamente triangolare.
- Coda a Ventaglio: Larga e imponente, con un elegante bordo posteriore arrotondato.
- Coda a Spada: Caratterizzata da estensioni appuntite che possono essere singole (spada superiore o inferiore) o doppie, per un look unico.
- Coda a Lira: Una forma raffinata e sinuosa che ricorda le curve dello strumento musicale.
- Coda Rotonda: La forma più semplice e ancestrale, simile a quella dei Guppy selvatici.
Colori e Pattern più Diffusi
Le combinazioni di colori sono letteralmente infinite. Si spazia da livree monocromatiche e intense a pattern complessi che rendono ogni esemplare un’opera d’arte. Tra i più celebri troviamo:
- Colori Solidi: Come il Full Red, il Full Black o il celebre e metallico Blue Moscow.
- Tuxedo: Un classico “smoking”, con il corpo scuro e le pinne vivacemente colorate.
- Cobra: Presenta un pattern reticolato e finemente disegnato che ricorda la pelle di un serpente.
- Mosaico: La coda sembra composta da minuscoli e irregolari tasselli di colore.
- Leopard: Caratterizzato da distintive macchie scure su un fondo più chiaro.
Allestire l’Acquario Ideale: La Casa Base per i Tuoi Guppy
Qui si commette il primo, grande errore: pensare che un Guppy possa vivere in una boccia di vetro. Niente di più sbagliato. Creare un ambiente corretto è il primo passo per garantire loro una vita lunga e sana.
Dimensioni e Litraggio: Spazio per Vivere, non solo per Esistere
Scordati le vaschette sotto i 20 litri. Per un piccolo gruppo, diciamo un maschio e due o tre femmine (rapporto fondamentale per non stressare eccessivamente le femmine), un acquario da 30-40 litri è il minimo sindacale. Questo non solo dà loro spazio per nuotare, ma garantisce una maggiore stabilità dei valori dell’acqua, che in volumi piccoli possono oscillare pericolosamente.
I Parametri dell’Acqua: Lo Scheletro Invisibile del Loro Mondo
Questa è la parte tecnica, ma voglio che tu la veda in un altro modo. Pensa ai parametri dell’acqua come allo scheletro invisibile del tuo acquario. Non lo vedi, ma è la struttura portante che sorregge la vita. Se cede, tutto collassa.
- Temperatura: I Guppy sono pesci tropicali. Amano un range di temperatura tra i 22°C e i 26°C. Sotto i 20°C diventano apatici e suscettibili a malattie. Un piccolo termoriscaldatore è un investimento irrinunciabile.
- pH (Acidità): Amano un’acqua da neutra a leggermente alcalina. Un valore di pH tra 7.0 e 8.0 è perfetto.
- Durezza (GH e KH): Qui sta il segreto. Odiano l’acqua troppo “tenera”. Un GH (durezza totale) tra 10 e 20 dGH è l’ideale. Il KH (durezza carbonatica) dovrebbe essere sopra i 5 dKH per mantenere il pH stabile. L’acqua di rubinetto di molte città italiane è spesso perfetta per loro.
- Azoto (Nitriti e Nitrati): I nitriti (NO2) devono essere a zero. Sono veleno puro. I nitrati (NO3) sono il prodotto finale del ciclo dell’azoto e sono tollerati fino a un massimo di 20-25 mg/L. Si tengono bassi con cambi d’acqua regolari.Per comprendere appieno questo processo fondamentale, puoi approfondire Il ciclo dell’azoto in acquario spiegato bene.
Arredamento e Piante: Un Parco Giochi Funzionale
Un fondo di ghiaia fine (non tagliente) o sabbia va benissimo. Ma l’elemento chiave sono le piante. E non per estetica. Le piante vere sono fondamentali per un allevamento di Guppy di successo. Se stai cercando le specie più adatte, dai un’occhiata a questo articolo: 10 piante per acquario facili da allevare.
- Muschio di Giava (Taxiphyllum barbieri): Crea un fitto groviglio perfetto dove gli avannotti possono nascondersi per non essere predati.
- Ceratophyllum demersum (Hornwort): Una pianta a crescita rapidissima che assorbe i nitrati come una spugna. Non necessita nemmeno di essere piantata.
- Piante Galleggianti (Limnobium laevigatum, Pistia stratiotes): Schermano la luce troppo intensa e offrono un ulteriore riparo ai piccoli.
Alimentazione: La Dieta Corretta per una Salute di Ferro
Un Guppy mangerebbe fino a scoppiare. La loro voracità non deve ingannarti. Un’alimentazione varia è essenziale.
- Cibo Secco di Base: Un buon mangime in scaglie o microgranuli di alta qualità, ricco di proteine.
- Variazione è la Chiave: Almeno 2-3 volte a settimana, offri qualcosa di diverso.
- Cibo Liofilizzato o Congelato: Artemie, dafnie o chironomus sono un’ottima fonte proteica.
- Componente Vegetale: Scaglie a base di spirulina o una piccola fettina di zucchina sbollentata (ancorata sul fondo) una volta a settimana aiuta la loro digestione.
Somministra piccole quantità due volte al giorno, assicurandoti che il cibo venga consumato in meno di un minuto. Il cibo avanzato inquina l’acqua.
La Riproduzione: Gestire i “Popcorn” dell’Acquario
Se hai maschi e femmine insieme, la riproduzione non è una possibilità, è una certezza. La gestione degli avannotti è la vera sfida. Pensa agli avannotti di Guppy come a dei popcorn che scoppiano nel microonde. All’inizio non c’è nulla, poi senti un “pop”, poi un altro, e in un attimo la vasca è piena. Senza un piano, ti ritroverai sommerso.
Come Riconoscere una Femmina Gravida
- Il suo addome diventa visibilmente più gonfio e assume una forma “squadrata”.
- La “macchia gravidica”, una zona scura vicino alla pinna anale, diventa molto più grande e scura.
La Nascita e la Gestione dei Piccoli
Una femmina può partorire dai 20 ai 60 avannotti (a volte anche di più!) ogni 30 giorni circa. I Guppy non hanno cure parentali, anzi, i genitori sono i primi predatori dei loro stessi figli. Hai due strade:
- La Via Naturale: Un acquario molto piantumato (come descritto sopra) permetterà ai più furbi e veloci di sopravvivere nascondendosi. È la selezione naturale in azione.
- La Via Controllata: Spostare la femmina incinta in una “sala parto” (una piccola nursery che si appende in acquario) poco prima del parto, e rimuoverla subito dopo. Questo garantisce la sopravvivenza di quasi tutti gli avannotti.
Gli avannotti vanno nutriti con cibo apposito (cibo in polvere per avannotti o naupli di artemia appena schiusi) più volte al giorno.

Le Malattie più Comuni: L’Importanza della Quarantena
La maggior parte delle malattie può essere evitata mantenendo l’acqua pulita e stabile. Ma a volte il problema si presenta lo stesso, spesso con l’introduzione di un nuovo pesce.
Qui entra in gioco la mia terza analogia: pensa a un nuovo pesce come a un programma scaricato da internet. Lo installeresti subito sul tuo computer principale? No, un utente esperto lo esegue prima in una “sandbox”, un ambiente protetto, per assicurarsi che non contenga virus. L’acquario di quarantena è la tua sandbox. Ogni nuovo arrivato dovrebbe passarci 15-20 giorni in osservazione prima di essere introdotto nella vasca principale.
Se nonostante tutto noti qualcosa di strano, ecco i problemi più comuni:
- Ictioftiriasi (Malattia dei Puntini Bianchi)
- Sintomi: Il pesce è cosparso di piccoli puntini bianchi, simili a granelli di sale. Si sfrega contro gli arredi.
- Causa: Un parassita. Spesso latente, si scatena con sbalzi di temperatura o stress.
- Cura: Aumentare gradualmente la temperatura a 28°C (accelera il ciclo di vita del parassita) e usare un medicinale specifico a base di verde malachite, seguendo attentamente le istruzioni.
- Corrosione delle Pinne
- Sintomi: Le pinne appaiono sfrangiate, “mangiate”, a volte con bordi biancastri.
- Causa: Infezione batterica, quasi sempre legata a una scarsa qualità dell’acqua (nitrati alti).
- Cura: Verificare i valori dell’acqua e fare un cambio parziale. Se non migliora, usare un antibatterico specifico per acquari.
- Idropisia
- Sintomi: Il pesce appare gonfio, con le squame sollevate (aspetto a “pigna”).
- Causa: Non è una malattia, ma un sintomo di un’insufficienza renale o un’infezione interna.
- Cura: È molto difficile da curare. Isolare il pesce e tentare trattamenti con antibatterici ad ampio spettro può funzionare nei casi iniziali. Spesso la prognosi non è buona.
Convivenza: Chi può Vivere con i Guppy?
La coda fluente dei maschi di Guppy è una tentazione irresistibile per molti pesci. La scelta dei coinquilini è cruciale, e sapere Quali pesci sono compatibili con i guppy ti aiuterà a creare un ambiente armonioso nel tuo acquario.

- Coinquilini SI:
- Corydoras: Pesci da fondo pacifici, puliscono il substrato e ignorano completamente gli altri abitanti.
- Otocinclus: Piccoli e timidi pulitori di alghe, perfetti per acquari piantumati.
- Caridine (gamberetti): Le specie più grandi come le Amano sono ottime. Le Neocaridine potrebbero vedere i loro piccoli predati.
- Rasbore e piccoli Tetra (Neon, Cardinali): Generalmente pacifici e occupano una zona di nuoto diversa.
- Coinquilini FORSE (con riserva):
- Betta Splendens (Pesce Combattente): Dipende dal carattere del singolo Betta. Alcuni ignorano i Guppy, altri li attaccano scambiando le loro code per quelle di un rivale. È un rischio.
- Coinquilini ASSOLUTAMENTE NO:
- Scalari o Ciclidi di medie/grandi dimensioni: Vedranno i Guppy (soprattutto gli avannotti) come uno snack.
- Barbus (come i Barbus Tigre): Noti “mangiatori di pinne”, tormenterebbero i maschi di Guppy fino alla morte.
Siamo giunti alla fine di questa lunga chiacchierata. Spero di averti trasmesso non solo le nozioni, ma la passione e la mentalità giusta per allevare il Guppy. Non è un soprammobile, ma un essere vivente complesso e affascinante che, se curato con attenzione, ti darà enormi soddisfazioni.
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Le 5 Domande più Frequenti sui Guppy
In un acquario da 60 litri ben piantumato e con un buon filtro, puoi allevare un gruppo di circa 10-12 Guppy adulti. È fondamentale mantenere il rapporto corretto di un maschio ogni 2-3 femmine per distribuire lo stress del corteggiamento. Ricorda che si riprodurranno, quindi preparati a gestire gli avannotti.
Un Guppy che staziona sul fondo potrebbe essere un segnale di stress o malattia. Le cause più comuni sono valori dell’acqua non corretti (controlla subito nitriti e temperatura), una malattia in corso (osserva se ci sono altri sintomi come puntini bianchi o pinne corrose) o semplicemente stress dovuto a coinquilini aggressivi.
La distinzione diventa possibile dopo circa 3-4 settimane di vita. I maschi inizieranno a mostrare un accenno di colore sulle pinne e il loro corpo rimarrà più snello. La prova definitiva è la trasformazione della pinna anale del maschio nel “gonopodio”, l’organo riproduttivo, che appare più appuntito rispetto alla pinna arrotondata della femmina.
Sì, assolutamente. I Guppy non possiedono alcun istinto di cura parentale e considerano i loro stessi avannotti come cibo vivo. Per garantire la sopravvivenza dei piccoli è indispensabile fornire loro moltissimi nascondigli fitti (come muschi e piante a stelo) o utilizzare una sala parto separata.
In condizioni ottimali, con acqua pulita, temperatura stabile e un’alimentazione varia, un Guppy ha un’aspettativa di vita media di circa 2 anni. In alcuni rari casi, possono raggiungere anche i 3 anni. Una cattiva gestione dell’acquario può ridurre drasticamente la loro vita a pochi mesi.
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